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Perugia Turismo

Itinerario archeologico in centro storico

Itinerari

Introduzione: Etruschi e Romani a Perugia

Perugia vanta origini molto antiche, relative a primi insediamenti  di epoca villanoviana ( o proto etrusca), già dal IX sec. a. C.  Svolse in epoca etrusca, dal VII-VI sec. a. C. , un ruolo egemone sul territorio circostante, grazie alla sua eminente posizione topografica  (a quota  m 493 sul livello del mare)  a dominio del fiume Tevere  e delle direttrici viarie, a est, verso gli Appennini ed il Mar Adriatico, a ovest verso il lago Trasimeno  e l’Etruria marittima. La sua progressiva crescita economico-sociale e culturale è testimoniata da un esteso programma edilizio che trova la sua più alta espressione nella cinta muraria e nella monumentalizzazione delle sue porte, nelle imponenti opere di ingegneria idraulica  e nei resti di architettura templare, oltreché nella corona delle sue necropoli, caratterizzate da tombe monumentali, come quelle dell’Ipogeo di S. Manno, dell’ Ipogeo dei Volumni, dei Cai Cutu e dello Sperandio. La progressiva fase di romanizzazione nell’Etruria interna si concluse con la Guerra di Perugia del 41-40 a.C., in cui la città fu assediata e conquistata da Ottaviano, il futuro Augusto, con la conseguente eliminazione o cooptazione delle aristocrazie locali etrusche nei ranghi romani ed un vasto programma di restauri e riedificazioni del Municipium romano.

Itinerario archeologico in centro storico

Prima parte

Si inizia dall’area dell’antico foro etrusco e romano in Piazza IV Novembre per visitare, nei sotterranei della Cattedrale di San Lorenzo, gli Scavi di San Lorenzo (1), in cui si può entrare previa prenotazione. Ci si dirige poi in Piazza Danti per accedere al Pozzo Etrusco (2), nei sotterranei del Palazzo Ranieri di Sorbello.

Da piazza Danti si prosegue per via Ulisse Rocchi, via delle Cantine e via Baldeschi per scendere a sinistra nella suggestiva scalinata di Via Appia, attraverso la porta medievale, fino a raggiungere la Postierla della Conca (3 – temporaneamente chiusa) ubicata a destra prima di via dell’Acquedotto.

Da qui si scendono di nuovo le scalette di via Appia, si gira a sinistra per via Santa Elisabetta e si arriva a via Pascoli per raggiungere il Mosaico Romano di Orfeo o di Santa Elisabetta (4). Si torna indietro verso via Appia per imboccare a destra via dell’Acquedotto e risalire le scalette di via del Fagiano fino a raggiungere Corso Garibaldi (attraverso via Benedetta e via della Pietra). Si risale un breve tratto di corso Garibaldi fino alla Chiesa paleocristiana di San Michele Arcangelo (5).

Si riscende poi lungo corso Garibaldi fino a piazza Fortebraccio per ammirare l’imponente Arco Etrusco o di Augusto (6), un monumento simbolo della città di Perugia. Si può notare peraltro come l’Arco Etrusco si raccordi lungo via Cesare Battisti con uno dei più bei tratti conservati della cinta muraria etrusca; le mura interrotte riaffiorano a ovest negli orti sottostanti di via del Verzaro, visibili da via C. Battisti.

Si risale verso Piazza Cavallotti, si prende a destra piazza Morlacchi e ancora a destra via del Verzaro fino a piazza Ermini, sede della Facoltà di Scienza della Formazione, dove è visibile c/o l’Aula Magna, un tratto interno della cinta muraria. Da Piazza Ermini prendere via Armonica per raggiungere via del Poggio, dove si può ammirare una bella vista su san Francesco al Prato, proprio dal balcone costruito sopra il tratto di mura etrusche, sulle quali  appoggia tutta la via. Le mura si possono scorgere affacciandosi dal parapetto e nelle scalette adiacenti. 

Si continua per via del Poggio e si arriva a via dei Priori dove è situata la Porta Trasimena o di San Luca (7). [Un altro tratto di mura è presente nella vicina via del Piscinello, nei pressi dell'omonima Fonte.] Dalla Porta Trasimena si scende in via della Sposa per girare in fondo per via Tornetta; risalire poi, presso il parcheggio Pellini, il primo tratto di scale mobili e girare a destra nei giardini della Canapina proseguendo fino alle scale della Canapina, dove a sinistra, è un altro tratto di muro etrusco con addossata la chiesa di San Benedetto dei Condotti. 

Si giunge in via della Cupa per incontrare sulla destra presso i Giardini del Campaccio il bel tratto concavo delle mura della Cupa, che ingloba una postierla nel punto in cui le mura si incuneavano profondamente nella curva creata dal fosso della Cupa.

Si prosegue lungo via della Cupa fino a Piazza Mariotti e via Mariotti, per incontrare la Porta Eburnea detta Arco della Mandorla (8). Si scende a destra per le scalette di via del Paradiso lungo un tratto molto rimaneggiato ma suggestivo, per risalire per via San Giacomo fino alla scalinata di via Fatebenefratelli, fino a raggiungere viale Indipendenza dove è situata la Rocca Paolina accedendo a via Marzia, dove si trova la seconda porta monumentale della cerchia muraria etrusca, la Porta Marzia (9).

Seconda parte

Si scende da via Marzia per viale Indipendenza e i Giardini Rosa e Cecilia Caselli, proseguendo per via Podiani si arriva al Palazzo della Penna dove si possono visitare i resti dell’Anfiteatro romano presso il Museo Civico di Palazzo della Penna (10) e, proseguendo lungo via Cavour si raggiunge Piazza G. Bruno dove negli ampi spazi dell’antico Convento di San Domenico è raccomandabile una visita al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (11), uno dei più importanti musei etruschi esistenti.

Ritornando indietro lungo via Cavour, si risale verso l'acropoli per via Sant’Ercolano raggiungendo la Porta Cornea o di Sant’Ercolano (12). Le mura etrusche proseguivano senza interruzione di continuità risalendo via Sant’Ercolano e lungo via Oberdan e sono ancora visibili in alcuni sotterranei di palazzi sia pubblici che privati, in particolare all’interno dei locali pubblici al numero civico 58 e proseguendo in via Oberdan all’interno dell'Ex Ospedale ed ex Chiesa di S. Maria della Misericordia (13). Le mura originariamente seguivano il margine occidentale dell'attuale piazza Matteotti lungo il prospetto occupato oggi dal palazzo delle Poste, per proseguire lungo le vie Cartolari e della Viola; riappaiono con evidenza in alcuni interni pubblici in via Alessi (numeri civici 26 e 30) e in un tratto significativo sopra le scale di via della Pazienza. 

Si riprende via della Viola per girare a sinistra in via Sdrucciola e raggiungere infine un angolo suggestivo delle mura che si aprono obliquamente nella porta di via Bontempi detta Arco dei Gigli o Porta Sole (14)

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