La Torre, alta circa 42 metri, presenta tutti e quattro i lati liberi, con rivestimento di conci di pietra bianca di medie dimensioni, senza alcuna manomissione successiva, segnati solo da poche e piccole feritoie, così da assumere un aspetto quasi monolitico.
E’ l'unica superstite, nella sua interezza, di decine di torri che nel Medioevo hanno caratterizzato l'aspetto urbano della città di Perugia. Tra il IX° e il XIII° secolo le torri rappresentavano un elemento architettonico fondamentale, sia come strumento militare, sia come simbolo di prestigio delle famiglie cittadine più eminenti. Nel corso del tempo, a seguito di dismissioni e di vari eventi, subirono riduzioni in altezza o distruzione.
La Torre degli Sciri fu costruita probabilmente verso la fine del Duecento, come torre privata di un palazzo nell'insula di proprietà degli Oddi, che la tennero fino al 1483. A seguito degli scontri sanguinosi con i Baglioni e al conseguente esilio degli Oddi nell’ottobre 1488, la proprietà dovette passare agli Sciri, come dimostra il nome ancora oggi conservato e lo stemma scolpito sopra un ingresso alla base del palazzetto addossato alla torre.
Nella seconda metà del '600 la torre e il palazzetto annesso furono donati dalla Contessa Caterina della Penna, vedova degli Oddi, alla terziaria francescana suor Lucia Tartaglini da Cortona, che vi fondò un collegio per ragazze povere. Da allora il palazzetto ha ospitato ininterrottamente un convento, sotto la direzione dei Padri dell'Oratorio di San Filippo Neri, fino all'anno 2011, quando il complesso è diventato proprietà del Comune di Perugia, che vi ha realizzato dei lavori di recupero, durati fino al 2015, finalizzati alla fruibilità turistica e all’edilizia residenziale pubblica.
All'interno si presentava suddivisa con ballatoi in legno collegati da scale a pioli e scale di metallo aggrappate ai muri. A seguito dei lavori, la sommità della torre può essere raggiunta con una scala a rampe di ben 232 scalini. Dalla scala si accede anche a due cappelle, che erano in uso alle suore.
Attualmente la Torre viene aperta al pubblico con regolarità a cura dei volontari dell’associazione “Priori” ed ospita anche eventi culturali.