Questo borgo medievale nasce intorno alla fine dell'XI sec. su di una collina a sinistra del fiume Tevere. Il nome Benazzone probabilmente risale ad un importante personaggio della zona.
Nel 1186, l’imperatore Enrico VI ne affidò la signoria alla città di Perugia. Tra il XIV ed il XV sec., a causa della sua posizione strategica sulla val Tiberina, Civitella Benazzone fu contesa più volte tra Perugia, Firenze e le truppe del Papa.
Il borgo, da cui si possono godere splendidi panorami, conserva ancora le mura e gli archi in pietra. La Chiesa parrocchiale dei SS. Andrea e Biagio (XVI sec.), custodisce alcuni dipinti, tra cui una tela di Domenico Alfani (1518), collaboratore di Raffaello, nell’altare maggiore. Nella parete destra è il Gonfalone processionale (1470-80), attribuito alla cerchia del Bonfigli ma con influssi del Caporali. Vi è raffigurata la Vergine che protegge con il suo manto i fedeli dalle frecce scagliate dal Dio-Zeus irato (l’iconografia si riferisce alla peste e all’intervento divino per la cessazione). Il dipinto è di rilevante importanza storica-topografica per la veduta di Civitella Benazzone in cui si vede la cittadella sovrastata da un palazzo-castello fortificato e cinta da mura merlate ora scomparse.
Sotto Civitella Benazzone è situata l’Abbazia Celestina (1109), originariamente Abbazia benedettina con il nome di San Paolo in Val di Ponte. Il Monastero, dopo la riforma di Celestino V, si rese indipendente dalla abbazia benedettina di Santa Maria in Valdiponte (Montelabbate) e si chiamò “Abbadia Celestina”. Dopo il 1963, in seguito alle demanializzazioni post unitarie, è stata venduta a privati. Attualmente rimane l'originale cripta romanica.
Info: Parrocchia S.S. Andrea e Biagio Piazza G. Pascoli, 5 - Tel. 075 604600